FAQ

Anche se è dimostrato un effetto terapeutico della scrittura, Medicina Narrativa non significa curarsi con la scrittura. La cura attraverso la scrittura nella pratica della Medicina Narrativa è un effetto secondario (per quanto auspicabile), ma non l'obiettivo principale. L’obiettivo principale è invece migliorare la cura, sia nei risultati clinici sia sul piano relazionale, e la presa in carico del paziente.
Esistono diverse pratiche che prevedono l'utilizzo della scrittura come "strumento di cura": in primo luogo la scrittura terapeutica di James Pennebaker, ma si sente parlare spesso anche di biblioterapia.
Tutte queste pratiche rientrano in senso ampio nell'approccio narrativo, perché riconoscono alla narrazione un valore conoscitivo e un potenziale trasformativo. La Medicina Narrativa in senso stretto ha come obiettivo principale non quello di garantire un maggiore benessere psicologico, ma di migliorare la cura, sia nei risultati clinici sia sul piano relazionale, e la presa in carico del paziente.